Il cippo di confine T225 segnava il confine fra il ducato di Parma e quello estense e, con una pubblica cerimonia, il 9 giuno 2007 venne riposizionato nel luogo originario in località Cà Notari
Bazzano, enclave modenese ai tempi ducali, ha sempre fatto parte dello Stato oltr’Enza, reggiano o modenese che dir si voglia. Solo nel 1844 passa dallo Stato Estense al dominio di Parma. Fin’allora esisteva un confine di Stato tra Bazzano e i limitrofi Cedogno, Neviano, Provazzano, Castione e Guardasone. Questo confine era fisicamente rappresentato da 28 Termini di Confine che andavano dal n.203 al n.230.
Molto interessante il confine di Bazzano in quanto non corre sul crinale (come la maggior parte dei confini odierni), ma abbraccia ed unisce il gruppo montuoso, si affaccia sul Torrente Termina, isola una località che appunto prende il nome di Isolanda.
Dal 2007 l’impegno profuso –ed i risultati raggiunti- hanno fatto sì che Bazzano risulti oggi il sito che ha meglio attuato una tutela –normata, ma tuttavia trascurata e bistrattata- nei confronti del Termine di Confine che, per quanto piccola cosa è tuttora un bene dello Stato e nel contempo consente di narrarci la storia e l’evoluzione architettonica dei simboli di un territorio.
Informazioni aggiuntive
Classe tipologica | |
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Tipologia Beni storici | |
Località | |
Comune | |
Vallata | |
Data | 1821 |
Proprietà | pubblica |
Destinazione d'uso attuale | Cippo di confine |
Destinazione d'uso storica | Cippo di confine |
Stato di conservazione |