Collocato sulla destra orografica del rio dei Pasti, sulla strada che sale a Tornolo. Il mulino conserva due coppie di macine azionate da ruota in ferro. L’edificio, ristrutturato nel 1920, si sviluppa su due livelli e comprende anche l’abitazione. Nella mappa catastale del 1824 è denominato Mulino di Bolè mentre, con il toponimo Mulino Panegù compare nella mappa IGM (1936). L’acqua derivata dal rio dei Pasti e dal rio di Fontanellà era raccolta in una vasca (mt. 4,40×3,00, 1 mt. di prof.), posta alle spalle del mulino. L’impianto era ancora attivo negli anni ’60 (prop. Cesare Federici).
Fonti e bibliografia:
Archivio di Stato (PR), Catasto Cessato, Compiano, Sez. G, part. 264
IGM, F 84 III NE (levata del 1936);
Flavia De Lucis, Alberto Morselli, Lorenza Rubin, Aqua masnada : mulini e mugnai dell’Appennino reggiano e parmense, Reggio Emilia, C.P.C.A., 1990, p. 266, n. 43
Street view
Informazioni aggiuntive
Classe tipologica | |
---|---|
Tipologia Beni storici | |
S. Tipologia | |
Località | |
Vallata | |
Comune | |
Coordinate Geografiche | 44°28'41.5"N 9°36'29.1"E ; 44.478192, 9.608083 |
Quota | 556 mt. |
Epoca | XIX Sec. |
Proprietà | privata |
Destinazione d'uso attuale | Mulino |
Destinazione d'uso storica | Mulino |
Stato di conservazione | |
Data sopralluogo | 11 gennaio 2018 |
Rilevatore / compilatore |