L’edificio in pietra di quattro piani fu realizzato a seguito del trasferimento della sede municipale del comune di Boccolo, che comprendeva i comunelli e le parrocchie di Boccolo, Cassimoreno, Monteregio, Pione, Ponteceno e Santa Giustina, da Boccolo a Pione.
Il trasferimento avvenne nel 1828 poiché Boccolo, per la sua posizione eccentrica, mal si prestava alla qualità di capoluogo. Fu pertanto scelta la sede di Pione perché più centrale rispetto alle aree che interessavano il comune.
Non fu tuttavia cambiata la denominazione del comune stesso che rimase “comune di Boccolo” fino al 1928 quando fu soppresso e il suo territorio suddiviso tra la provincia Piacenza (Cassimoreno e Monteregio) e quella di Parma accorpandolo al comune di Bardi, di cui fa tutt’ora parte. Dalla soppressione del comune di Boccolo la costruzione giace abbandonata.
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Informazioni aggiuntive
Classe tipologica | |
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Tipologia Beni storici | |
Località | |
Vallata | |
Comune | |
Coordinate Geografiche | 44°37’01” N; 9°37’49” E |
Quota | 620 mt. |
Epoca | XX Sec. |
Data | 1886 |
Proprietà | pubblica |
Destinazione d'uso attuale | Ruderi in abbandono |
Destinazione d'uso storica | Municipio |
Stato di conservazione | |
Segnalato da | |
Rilevatore / compilatore |