Il mulino si trova sulla sponda destra del Rio Toccana, affluente del torrente Parmossa. L’edificio in sasso su tre livelli a corpi giustapposti fa parte di un complesso edificato più ampio comprendente un granaio ed altri edifici accessori.
Il mulino lavorava con due coppie di macine azionate da ruote a ritrecine ora scomparse o riposizionate all’interno dell’edificio, non accessibile. Risulta già presente nella cartografia catastale del 1822 intestato a Domenico Bondani, famiglia presente nella toponomastica di una frazione del comune di Neviano. A testimonianza della sua fondazione ancora più antica è presente una pietra millesimale che reca inciso l’anno 1781. Meno chiara è invece la pietra squdrata posta in corrispondenza del secondo piano che presenta l’incisione 15XX.
A fianco di questa pietra vi è un interessante blocco di arenaria, posto come concio d’angolo dove vi è scolpito un viso umano con lo sguardo volto in direzione della strada a protezione dell’ingresso di mulino e relativa abitazione.
Non vi sono tracce chiare del canale di derivazione che alimentava le ruote.
Bibliografia:
Flavia De Lucis, Alberto Morselli, Lorenza Rubin, Aqua masnada : mulini e mugnai dell’Appennino reggiano e parmense, Reggio Emilia 1990
il mulino si trova nell’area di passaggio di una delle Vie Storiche dell’Emilia-Romagna, la Via di Linari, che collega la città di Fidenza all’abazia di Linari nei pressi del Lagastrello, sulle orme degli antichi pellegrini. Parallela alla Via Francigena, la Via di Linari si congiunge con diversi cammini in zona di crinale che proseguono verso Pontremoli, Lucca, Roma.
Informazioni aggiuntive
Classe tipologica | |
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Tipologia Beni storici | |
Comune | |
Località | |
Vallata | |
Collegamenti | |
Quota | 445 m s.l.m. |
Epoca | XVIII Sec. |
Data | 1781 |
Proprietà | privata |
Stato di conservazione | |
Destinazione d'uso attuale | Abitato in parte abbandonato |
Destinazione d'uso storica | Abiltazione, Mulino |
Rilevatore / compilatore |