Maestà Madonna delle Ghiare (Monchio delle Corti, loc. Cozzanello)

La formella è collocata in un pilastrino in sassi posto lungo la strada che da Palanzano porta a Monchio delle Corti.

Il bassorilievo marmoreo di forma rettangolare rappresenta una Madonna con Bambino in una particolare raffigurazione detta “Madonna della Ghiara”, un’iconografia che si rifà alla raffigurazione miracolosa opera di Lelio Orsi originaria di Reggio Emilia. Le figure sono inscritte in una cornice ovale e con quattro fiori decorativi negli spazi negativi.

La Vergine, avvolta in un sobrio velo panneggiato è seduta su una roccia alla destra dell’immagine e tiene le mani giunte in preghiera in direzione del Bambino il quale, a differenza della gran parte delle rappresentazioni, non è posto sul grembo della Vergine, ma è seduto su un giaciglio di stoffe posate su un’altra roccia, sullo sfondo in bassorilievo stiacciato sono scolpite delle altre rocce come sfondo. Entrambi i capi sono circondati da un’aureola. La presenza di questo particolare, non è presente nell’originale e nella gran parte delle diverse rappresentazioni databili al XVIII e XIX Secolo fanno presupporre una datazione più moderna come, come d’altronde suggerisce il chiarore del marmo e lo stile di realizzazione.

Pur avendo un aspetto chiaro il marmo soffre di un attacco biologico in particolare in corrispondenza della parte bassa della figura, ovvero quella meno esposta al sole. Il pilastrino in pietre squadrate sembra essere più antico della formella stessa e forse ospitava un’altra maestà andata perduta col tempo e sostituita, anche questo ha un’ampia colonizzazione biologica di muschi e licheni per tutta la sua altezza.

La maestà si trova nell’area di passaggio di una delle Vie Storiche dell’Emilia-Romagna, la Via di Linari, che collega la città di Fidenza all’abazia di Linari nei pressi del Lagastrello, sulle orme degli antichi pellegrini. Parallela alla Via Francigena, la Via di Linari si congiunge con diversi cammini in zona di crinale che proseguono verso Pontremoli, Lucca, Roma.