Maestà Madonna del Carmine (Corniglio, loc. Sesta inf.)

La Vergine, in gloria tra nubi, tiene in grembo il Bambino, che forse in origine reggeva, nella destra, gli scapolari del Carmelo, perduti per la marcata erosione subita dal bassorilievo. Piu in basso sono inginocchiati due santi di non facile identificazione (sia per la mancaza di attributi iconografici specifici sia per il degrado subito dal lacerto) e che possono forse essere ricondotti a San Francesco d’Assisi e Sant’Antonio da Padova, entrambi appartenenti all’ordine francescano e sovente associa ti all’immagine della Beata Vergine del Carmine, il cui culto fu sostenuto principalmente da ordini mendicanti. La formella è collocata entro un sobrio tabernacolo monolitico in arenaria battuta, sormontato da una trabeazione sagomata a gola ed impostato su un pilastro anch’esso in arenaria. Appoggiato ad un masso. L’edicola era anticamente collocatalungo una vicina strada campestre, da tempo in disuso.
La Madonna del Carmine (o del Carmelo) viene celebrata nella chiesa di Sesta inferiore fin dalla sua istituzione ed era meta di una suggestiva processione notturna che si svolgeva ogni anno in maggio partendo da Sesta inferiore. Gli altri Santi celebati dalla comunità parrocchiale erano e sono il patrono S. Rocco (16 agosto) e Sant’Antonio da Padova (13 giugno).

ISCRIZIONI: (sul bordo inferiore della formella, in lieve aggetto e in lettere capitali: M. S.S. D. CAR. / A. C. P.S.D. 1850 1850.
Sulla cornice in arenaria, in alto al centro: C. C. E. P.S.D. 1856. Le prime quattro lettere rappresentano con probabilità le iniziali del committente, mentre la sigla “PSD” significa “Per Sua Devozione”. Uno dei committenti potrebbe essere Don Giacomo Fafggi, parroco dal 1819 al 1883, omonimo del fondatore della parrocchia di Sesta inferiore.

marmo apuano, 32×22; altezza da terra: 1,7 mt; orientamento: NE – 15°

STATO DI CONSERVAZIONE: mediocre. Deturpata da licheni crostosi gran parte della metà inferiore della formella)

PROPOSTA DI RESTAURO: pulizia dalle incrostazioni biologiche.

(1) Testo tratto da:
Anna Mavilla, Le Maestà dell’Alta Val Parma e Cedra, Ravenna 1996, 171 (n. 4.10, fig. p. 155);
Caterina Rapetti, Marco Fallini, Per antiche strade : immagini di devozione lungo la Val Parma, Parma, Silva, 2002, pp. 155, n. 3.123;
Gli uomini, le pietre, le maestà : percorsi e itinerari didattici nelle terre dell’alta Val Parma e della Val Cedra, a cura di Pietro Calzolari ; contributi di Pietro Calzolari … et al., Langhirano, 1997, p. 16.

Street view

Informazioni aggiuntive

Classe tipologica

Tipologia Beni storici

,

S. Tipologia

Iconografia

Comune

Località

Vallata

Coordinate Geografiche

44.440353, 10.045124

Quota

849 mt.

Epoca

XIX Sec.

Data

1850

Proprietà

privata

Stato di conservazione

Destinazione d'uso attuale

Maestà

Destinazione d'uso storica

Maestà

Rilevatore / compilatore

Data sopralluogo

11/11/2019