Maestà Madonna del Rosario (Neviano Arduini, loc. Tizzore di Sopra)

La maestà in marmo bianco apuano dalla forma centinata misura circa 23 x 30 cm ed è posizionata presso il muro di cinta di un’abitazione privata entro una sorta di piccola edicola costruita in mattoni ed arenaria sormontata da una croce in ferro battuto.
Al centro della composizione è rappresentata la Vergine con la testa coronata, in piedi sopra a delle nuvole. Con la mano destra porge la corona del rosario verso un angelo alato, rappresentato frontalmente e con le braccia incrociate sul petto in atteggiamento di devozione. Con la mano sinistra la Madonna tiene in braccio il Bambino, che a sua volta è raffigurato nell’atto di porgere una corona del rosario verso un angelo, inginocchiato ai piedi di Maria ed in atteggiamento di preghiera.

Sia il marmo che la relativa edicola sono vittime di attacchi biologici che compromettono l’aspetto estetico della maestà e l’aspetto estetico e strutturale dell’edicola in mattoni ed arenaria. Alla base della composizione, anche se disturbata dai suddetti attacchi biologici, è ancora leggibile l’iscrizione “REGINA SS ROSARII”.

L’iconografia presentata nel bassorilievo è poco consueta ma ampiamente utilizzata nel territorio di Corniglio e riconducibile ad un ambiente di produzione databile intorno al XIX secolo. Una maestà dall’iconografia simile a questa si trova a Sauna di Corniglio ed è datata 1857.

Bibliografia:
Maria Cristina Curti, Oratori Maestà e Fontane un itinerario d’ architetture minori, Parma, Luigi Battei, 1989, p. 59;
Anna Mavilla, Le Maestà dell’alta Val Parma e Cedra, Ravenna, Longo, 1996.

La maestà si trova nell’area di passaggio di una delle Vie Storiche dell’Emilia-Romagna, la Via di Linari, che collega la città di Fidenza all’abazia di Linari nei pressi del Lagastrello, sulle orme degli antichi pellegrini. Parallela alla Via Francigena, la Via di Linari si congiunge con diversi cammini in zona di crinale che proseguono verso Pontremoli, Lucca, Roma.