Maestà Madonna di Loreto (Corniglio)

“Il bassorilievo risulta dall’accostamento all’interno dell’ampia nicchia centinata di due immagini a se stanti (come sovente accadeva quando soggetti originariamente distinti venivano affiancati a comporre particolari raffigurazioni su richiesta del committente): quella della Madonna di Loreto, chiusa nella tipica veste tronco conica a rigide canne parallele, e quella di un Santo che veste il saio francescano (probabilmente Sant’Antonio da Padova, come si desume dal piccolo fiore appena abbozzato ad intaglio, visibile accanto alla mano sinistra), inginocchiato in devozione con le braccia incrociate sul petto e lo sguardo estatico rivolto verso la vergine.
La formella è innestata entro una sobria cornice monolitica in arenaria levigata, inglobata entro un tabernacolo a conci in pietra di diversa e irregolare pezzatura, legati a calce aerea acqua e sabbia, che conserva l’originaria copertura a piane.” (1)
“Le immagini sono inserite entro una nicchia incavata nella lastra e ornata agli angoli superiori con corolle stilizzate, secondo una tipologia ricorrente nel XVII secolo.” (2)

ISCRIZIONE: (sulla base della formella) PIETRO VALENTI ANNO / 1671 in caratteri capitali

Formella in marmo apuano cm. 30 x 25; altezza da terra mt. 1,1; orientamento E 270°.

STATO DI CONSERVAZIONE: Alterazioni cromatiche diffuse; ripasso con pigmento colorato nei caratteri dell’incisione; alterazione dovuta a pigmentazione localizzata dovute a scritte vandaliche

Bibliografia:
(1) Anna Mavilla, Le maestà dell’Alta Val Parma e Cedra, Longo, Ravenna, 1966, p.175
(2) Caterina Rapetti, Marco Fallini, Per Antiche Strade: immagini di devozione lungo la Val Parma, Silva, Parma, 2002, p.129.

La maestà si trova nell’area di passaggio di una delle Vie Storiche dell’Emilia-Romagna, la Via Longobarda, che collega la pianura Padana al mare ligure-tirreno, attraversando due Parchi regionali e uno nazionale, e ricadendo per buona parte dentro l’area MAB-UNESCO.

 

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