Maestà Madonna del Rosario (Corniglio, loc. Staiola)

“L’immagine, di raffinata esecuzione, presenta la Vergine in gloria, avvolta nell’ampia veste e nei fluidi drappeggi del man to, con in braccio il Bambino che tiene stretto a sé con la destra, mentre dalla mano sinistra lascia scendere gli scapolari del Carmelo.
Tra le nubi, in basso a sinistra, si intravvede un cherubino, secondo un’iconografia ricorrente in bassorilievi marmorei seicenteschi dedicati alla Madonna del Rosario, diffusi nella Valle del Taverone ed in particolare lungo l’antico tracciato costituito dalla via di Linari, uno degli itinerari alternativi per la bassa Val di Magra.
La formella devozionale, direttamente innestata entro un antico muro a secco, è delimitata lungo il margine superiore ed inferiore da mensole modanate di ricercata esecuzione.
A coronamento è posto un curioso elemento colonnare, polistile, culminante in una sfera monolitica”. (1)

Formella in marmo bianco di ambito carrarese, cm. 29X22.

STATO DI CONSERVAZIONE
mediocre: abrasioni sui volti della Vergine e del Figlio; grossolani tamponamenti a cemento in corrispondenza dei margini.

La maestà si trovava nell’area di passaggio di una delle Vie Storiche dell’Emilia-Romagna, la Via Longobarda, che collega la pianura Padana al mare ligure-tirreno, attraversando due Parchi regionali e uno nazionale, e ricadendo per buona parte dentro l’area MAB-UNESCO.

Note e bibliografia:
(1) Anna Mavilla, Le Maestà dell’alta Val Parma e Cedra, Ravenna, Longo, 1996, p. 180, n. 4.45, fig. 4.45;

Caterina Rapetti, Marco Fallini, Per antiche strade : immagini di devozione lungo la Val Parma, con un contributo sulla viabilità antica di Gianluca Bottazzi, Parma, Silva, 2002, p. 133-134, n. 3.93;

Architettura spontanea dell’Appennino parmense, a cura di E. Dall’Olio …(et al.), Parma, [1975?], v. 1, p. 192, fig. 135 b;

Giuliano Cervi, Guida all’Appennino parmense : l’ambiente naturale ed i caratteri degli insediamenti storici, Parma, Battei, 1987, p. 235.