Maestà Madonna del Rosario e santi (Monchio delle Corti, loc. Lugagnano)

LA MAESTA’ NON E’ PIU’ PRESENTE.
Riportiamo pertanto la scheda di Anna Mavilla redatta per l’Istituto Centrale del Catalogo Unico (ICCU) e poi ripresa nel volume citato in nota:

“Nella formella a rilievo, la Madonna e il Bambino, effigiati in posa frontale a mezza figura ed emergenti da una spessa coltre di nubi, appaiono ai Santi inginocchiati in adorazione: a sinistra San Giovanni Battista, eponimo del committente, con la croce pavesta e la conca battesimale ; a destra un Santo di meno certa identificazione (San Domenico di Guzmàn?), con le braccia raccolte al petto in atteggiamento orante.
La formella ha rapporti molto stretti con un bassorilievo devozionale dell’area di Licciana (MS), datato 1662, cui si lega per le evidenti analogie morfologiche e per la perfetta coincidenza del
tema iconografico.
L’iscrizione, contenente le iniziali del dedicante, induce a riferire l’erezione di questa grande e pregevole maestà, direttamente innestata nel parato della cinta muraria del sagrato, a don Giovanni Bicchieri rettore della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Lugagnano dal 1663 al 1677″. (1)
La formella presenta inoltre analogie con la maestà dedicata alla Madonna del Rosario e Santo vescovo, presente in località Barbarasco di Lugagnano.

ISCRIZIONi
Sul bordo inf. a tutto campo iscrizione commemorativa, a solchi, lettere capitali: D. G. B. R. F. F. EX S. D(EVOTI)O(NE)
sul bordo sup. iscrizione documentaria a solchi in numeri arabi: 1668

Formella in marmo bianco di ambito carrarese, cm 52×38

STATO DI CONSERVAZIONE (quando la maestà era ancora presente, a. 1987):
mediocre. Spezzata da una netta frattura trasversale in due frammenti malamente tamponati a cemento; altre profonde crepe nella metà inferiore; cospicui insediamenti di licheni crostosi e sgocciolature in cemento sull’intera superficie. .

Note e bibliografia:
(1) Anna Mavilla, Le Maestà dell’alta Val Parma e Cedra, Ravenna, Longo, 1996: p. 126 n. 2.125; p. 90, fig. 2.125.