Maestà Madonna del Rosario (Monchio delle Corti, loc. Selola)

“La formella a rilievo ripropone il consueto suggerimento spaziale della nicchia appiattita ed impagina sul fondo, animato da una fitta bocciardatura che ne accentua la profondità prospettica, il tema iconografico della Madonna del Rosario: la Vergine, raffigurata in posizione frontale, poggiante come una statua su un basamento di rocce schematicamente delineate, tiene la sinistra levata a mostrare la corona del Rosario e sorregge con la destra il Bambino, vestito di una corta tunica, che apre anch’egli la destra a mostrare il Rosario.
La formella è innestata entro un tabernacolo monolitico in arenaria orsata che sormonta un pilastrino su base lavorata a bugnatura. La maestà si deve alla pietà devozionale di quello stesso Nestore Rinaldi che nel 1883 fa erigere a Trefiumi un’edicola dedicata alla Madonna dell’Aiuto. L’anonimo marmorino, pur interpretando il tema iconografico assegnato secondo moduli assolutamente tradizionali, lo declina secondo un linearismo corsivo che, per delicatezza di intaglio e pittorica interpretazione dei panneggi, rende il bassorilievo simile ad un delicato cammeo”. (1)
Si trova collocata lungo la carrarecca che da Selvola conduce a Rimagna.

ISCRIZIONE
commemorativa, a solchi, lettere capitali sul bordo inf. a tutto campo: B.TA V.NE DEL SS. ROSARIO/ I FRATELLI/ NESTORE E VINCENZO RINALDI/ FECERO FARE PER LORO DEVOZIONE/ L’ANNO 1884

STATO DI CONSERVAZIONE: mediocre. Diffusa colonizzazione biologica di licheni.

Formella in marmo bianco di ambito carrarese, cm. 60×32

Note e bibliografia:
(1) Anna Mavilla, Le Maestà dell’alta Val Parma e Cedra, Ravenna, Longo, 1996: p. 128, n. 2.132