Maestà Madonna dell’Aiuto (Monchio delle Corti, Loc. Trefiumi)

“ Al centro della lastra centinata la Vergine, effigiata a mezza figura e in posizione frontale, velata e avviluppata nelle pieghe cartacee del manto, è rappresentata nell’atto di abbracciare il Bambino benedicente, il capo di entrambi sormontato da corone di calligrafo decoro, e aureolato.
Il bassorilievo è inserito entro un tabernacolo in arenaria innalzato su pilastro, di solide forme e nitide proporzioni.” (1).
La formella, sebbene tradizionale nella strutturazione della composizione, che reca puntuale tutti gli elementi previsti dalla tradizione iconografica devozionale, non è priva di pregio per
l’essenzialità e la nitidezza dell’esecuzione, che rivelano una mano sicura e scaltrita tanto nella caratterizzazione fisiognomica dei volti, quanto nella sapiente definizione dei particolari (la corona della Madonna, picchiettata di perle minutamente descritte una ad una, o i riccioli fitti ed inanellati del Bambino)”. (2)

ISCRIZIONI:
Celebrativa, in lettere capitali, sul bordo superiore, a tutto campo: BEATA VERGINE DELL’AIUTO;
Commemorativa, a solchi in lettere capitali, sul bordo inferiore, a tutto campo: F.F. P.S.D. / RINALDI NESTORE / 1893

Formella in marmo apuano cm. 34×26,5; altezza con cornice in arenaria 50//larghezza con cornice in arenaria 39//profondità con cornice in arenaria 36

Note e Bibliografia:
(1) Anna Mavilla, Le Maestà dell’alta Val Parma e Cedra, Ravenna, Longo, 1996: p. 99 n. 2. 26
(2) Anna Mavilal, Scheda di catalogo ICCU, a. 1987

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