Maestà Madonna di Montenero (Monchio delle Corti, loc. Selola)

“Nella formella a rilievo, la Madonna, seduta in trono, tiene sulle ginocchia il Bambino e, posato sul braccio destro, l’uccellino che ripropone la tradizionale iconografia della Madonna venerata nel Santuario di Montenero presso Livorno. L’ampio manto, che scende dal capo della Madonna ricadendo in fitti drappeggi ad onde sovrapposte, è ornato all’estremità inferore da un bordo con motivi ornamentali a stella, realizzati a trapano. La grande formella è innestata entro un tabernacolo in arenaria finemente lavorata a bugnatura, con contorni levigati che ne evidenziano la regolarità del disegno.
L’erezione della maestà si deve alla pietà devozionale di quella stessa Francesca Rinaldi che nel 1877 fa porre sulla fontana pubblica di Trefiumi la statua del patrono San Lorenzo. Nonostante il tentativo di imprimere alla formella un piglio maggiormente personale ed un sapore pittorico (reso evidente dall’uso insistito del trapano nella minuta definizione dei volti con occhi dalle pupille a traforo, dei diademi e del ricamo del manto), l’anonimo artefice rivela in questo pezzo modeste capacità nella conduzione alquanto rigida dell’insieme, nel marcato appiattimento del rilievo che non va oltre un superficiale scavare dei piani, e nel banale trattamento del fondo, decorato a zigrino”. (1)
Si trova collocata nelle immediate vicinanze di Casa Rinaldi a Selvola, lungo quello che un tempo doveva essere un sentiero che conduceva a Barbarasco e Lugagnano, oggi non più utilizzato e quindi quasi del tutto scomparso.

Iscrizione
commemorativa, a solchi, lettere capitali sul borod inf. a tutto campo: M. DI MONTENERO/ F. P. S. D. FRANCESCA RINALDI/ ANNO 1892

Formella inmarmo bianco di ambito carrarese cm. 60×41

STATO DI CONSERVAZIONE: mediocre. Lievenebte sbrecciato il naso della Madonna. Ampia colonizzazione biologica di licheni.

Notee. bibliografia:
Anna Mavilla, Le Maestà dell’alta Val Parma e Cedra, Ravenna, Longo, 1996: p. 128, n. 2.131