Maestà S. Giuseppe (Monchio delle Corti, loc. Aneta)

La maestà di recente produzione (anni 80 del secolo scorso) ritrae il Santo seguendo per lo più l’iconografia classica: capello riccio, barba folta, lungo manto che lo copre fino ai piedi. Porta in braccio il Bambin Gesù seduto comodamente ed elegantemente sul di lui braccio, con mano destra benedicente e mano sinistra poggiante su di una palla che potrebbe rappresentare il globo. S. Giuseppe, incastonato nella tunica, porta due gigli. Entrambi aureolati volgono lo sguardo allo spettatore.

Risalente appunto pochi decenni fa, la maestà racconta però una storia comune a molte altre formelle dell’Appennino Parmense. Il proprietario l’ha infatti commissionata ad un marmorista di Massa a ricordo della formella in marmo apuano ottocentesca di proprietà del padre, posizionata in un campo sulla strada provinciale direzione Valcieca fino al momento del trafugamento. Risulta quindi ad oggi non solo creata a nuovo ma anche delocalizzata: è posta sulla parete dell’abitazione del proprietario, onde evitare il ripetersi del furto. Al posto della formella originale oggi troviamo – dice sempre lui – una statua mariana di esiguo valore.

Formella in marmo carrarese.

STATO DI CONSERVAZIONE: ottimo

La Maestà si trova nell’area di passaggio di una delle Vie Storiche dell’Emilia-Romagna, la Via di Linari, che collega la città di Fidenza all’abazia di Linari nei pressi del Lagastrello, sulle orme degli antichi pellegrini. Parallela alla Via Francigena, la Via di Linari si congiunge con diversi cammini in zona di crinale che proseguono verso Pontremoli, Lucca, Roma.

Informazioni aggiuntive

Classe tipologica

Tipologia Beni storici

S. Tipologia

,

Iconografia

Vallata

Comune

Località

Collegamenti

Coordinate Geografiche

44°22'27.7"N 10°08'38.9"E; 44.374357, 10.144130

Epoca

XX Sec.

Data

1980

Proprietà

privata

Stato di conservazione

Rilevatore / compilatore

,