“Il mulino di Brea era un modesto mulino ad acqua situato sul Rio della Piazza, affluente di sinistra del torrente Parma.
La sua struttura è a pianta rettangolare, ha robusti muri di sasso (in parte intonacati) e una copertura a due falde, tempo fa costituita da lastre di arenaria, ora com posta di tegole grigie in cemento.
E’ articolato su tre livelli: il seminterrato in vòlto, il pianterreno che ospita i locali della lavorazione e il primo piano utilizzato come abitazione.
L’imponente ruota verticale, visibile nel seminterrato, ha un diametro di circa cinque metri ed il vano che la ospita occupa in altezza anche il pian terreno. Il “ruotone” è infatti alloggiato all’interno del perimetro dell’edificio. Gli ingranaggi interni e le attrezzature sono ancora intatti, anche se non funzionanti da una quarantina d’anni.
A una ventina di metri da questo mulino, sempre lungo il torrente, funzionava un altro impianto molitorio.
L’acqua che usciva dal seminterrato veniva convogliata per fare muovere tale impianto che serviva per macinare le castagne e il granoturco (nel mulino principale si macinava sol tanto il grano). In questo secondo mulino si poteva anche “pilonare” la canapa: le lunghe piante di fibra tessile, già ripulite della parte legnosa, venivano ripetutamente pestate da enormi mar telli di legno, azionati dagli ingranaggi del mulino. Le fibre di canapa, debitamente sfilacciate e ammorbidite, risultavano così più facili da filare e da tessere.” (1)
“Il mulino figura esistente nel 1825 in proprietà del dr. Carlo Costa, pur non comparendo nella Carta Idrogradfica d’Italia. E’ invece censito, senza toponimo, nella cartografia IGM del 1936… Sono visibili sul fronte verso il rio, tre archi d’uscita di cui, quello centrale, tamponato, che in origine dovevano ospitare almeno due ruote orizzontali a retricine.”(2)
Note e bibliografia:
(2): F. De Lucis, A. Morselli, L. Rubin, Aqua masnada : mulini e mugnai dell’Appennino reggiano e parmense, Reggio Emilia, C.P.C.A., 1990, p. 214, n. 6..
Fonti archvistiche:
ASPR, Fabbriche Acque Strade, Molini, busta 81;
CIDIR 1888, p. 102, n. 208;
GCPR, Derivazione acque pubbliche, III BU 62.
Il mulino si trova nell’area di passaggio di una delle Vie Storiche dell’Emilia-Romagna, la Via Longobarda, che collega la pianura Padana al mare ligure-tirreno, attraversando due Parchi regionali e uno nazionale, e ricadendo per buona parte dentro l’area MAB-UNESCO.
Street View
Informazioni aggiuntive
Classe tipologica | |
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Tipologia Beni storici | |
S. Tipologia | |
Vallata | |
Comune | |
Località | |
Coordinate Geografiche | 44.445613, 10.032445 |
Quota | 829 mt. |
Collegamenti | |
Epoca | XIX sec. |
Destinazione d'uso storica | Mulino |
Destinazione d'uso attuale | Abitazione |
Stato di conservazione | |
Rilevatore / compilatore | |
Data sopralluogo | 2020/09/13 |