“L’antico opificio, in disuso da diversi anni, è stato ristrutturato ad abitazione nel 1982 ca. Durante i lavori è stato rinvenuto un coppo datato “19 giugno 1782”. Gli impianti, ora scomparsi, erano costituiti da due macine azionate da ruote orizzontali a ritrecine. Nell’edificio, ad elementi giustapposti in sasso, è ancora visibile il grande vano voltato a botte in cui alloggiavano le ruote. Il Molino della Resga compare in due mappe datate 23 agosto 1662 e 26 agosto 1670 custodite nell’Archivio dei Cavamenti (1). L’impianto è censito nella mappa catastale del 1822 intestato a Biolzi Antonio (2), nella cartografia IGM del 1881 (3) e nella Carta Idrografica (4) del 1888″. (5)
Note e bibliografia:
(1) ASPR, Cavamenti, Vol. 146.
(2) ASPR, CCI, Felino, Sez. I, part. 107.
(3) IGM F 73 II SO.
(4) CIDR 1888, p.106, n.312.
(5) Flavia De Lucis, Alberto Morselli, Lorenza Rubin, Aqua masnada : mulini e mugnai dell’Appennino reggiano e parmense, Reggio Emilia, C.P.C.A., 1990: pag. 235
Street view
Informazioni aggiuntive
Classe tipologica | |
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Tipologia Beni storici | |
S. Tipologia | |
Vallata | |
Comune | |
Coordinate Geografiche | 44.679448, 10.225317 |
Quota | 217 mt. |
Proprietà | privata |
Destinazione d'uso storica | Mulino |
Destinazione d'uso attuale | Abitazione |
Rilevatore / compilatore | |
Data sopralluogo | 25/01/2022 |