Mulino di Bosco (Corniglio, loc. Bosco di Corniglio)

”ll mulino sorge sulla sinistra del torrente Parma ad est della frazione di Bosco in località isolata. L’edificio è in sasso ad elementi giustapposti in linea, con tetto a due falde a colmi differenziati. Il corpo del mulino, più basso su due livelli, occupa l’estremità meridionale. I tre archi d’uscita delle acque dimostrano che era azionato da altrettante ruote orizzontali a ritrecine ora scomparse. Il mulino figura nella mappa catastale del 1825 intestato a Gio: Giacomo Mari ed è censito nella Carta Idrografica d’Italia del 1888 come molino e follo. Dalla domanda inoltrata nel 1931 per il riconoscimento del diritto di derivazione si apprende che fu concesso nel 1822 al mugnaio Coppi Antonio e che il mulino fu poi di Valenti Marco, Ferrari Geremia ed infine della fami glia Cavalli. Dalla stessa relazione si apprende anche che il mulino fu distrutto da una frana nel 1913. Nel 1950 fu ceduto ai fratelli Pioli i quali, sei anni più tardi, rinunciarono alla derivazione d’acqua perché il molino era azionato da forza motrice elettrica.” (1)

F. De Lucis, A. Morselli, L. Rubin, Aqua masnada : mulini e mugnai dell’Appennino reggiano e parmense, Reggio Emilia, C.P.C.A., 1990, p. 213.

Fonti archvistiche:

ASPR, CCI, Corniglio, Sez. H, part. 31;
CIDIR 1888, p. 102, n. 202;
GCPR, Derivazione acque pubbliche, III BU 174/a.

Il mulino si trova nell’area di passaggio di una delle Vie Storiche dell’Emilia-Romagna, la Via Longobarda, che collega la pianura Padana al mare ligure-tirreno, attraversando due Parchi regionali e uno nazionale, e ricadendo per buona parte dentro l’area MAB-UNESCO.

Informazioni aggiuntive

Classe tipologica

Tipologia

S. Tipologia

Vallata

Comune

Località

Coordinate Geografiche

44.44540 10.02940

Quota

938

Collegamenti

Epoca

XIX sec.

Destinazione d'uso storica

Mulino

Destinazione d'uso attuale

Abitazione

Stato di conservazione

Rilevatore / compilatore

Data sopralluogo

2020/12/19