Mulino di Nirone (Palanzano, loc. Nirone)

Il mulino è situato alla sinistra dell’Enza in prossimità della confluenza del Rio Maserino con il fiume. L’opificio compare nella mappa catastale del 1823 come mulino diroccato e corte appartenente ai Beni Comunali di Nirone, corretto con Copachi Francesco di Vairo. (1) Il mulino fu poi restaurato perché negli anni seguenti risulta ancora proprietà della famiglia Copachi e nel 1870 è menzionato il mugnaio Gabriele dalla Giacoma. Dal 1918 la proprietà è della famiglia Compari e nel 1965 cessa l’attività. L’opificio aveva gli impianti costituiti da due ruote orizzontali a ritrecine che azionavano due coppie di macine collocate al piano terra dell’edificio. (2)

STATO DI CONSERVAZIONE: pochi ruderi

Note:
1. ASPR, CCI, Palanzano, Sez. L., part. 1023
2. Foresti-Baricchi-Tozzi-Fontana 1984, p. 203, n. 88

Bibliografia:
F. De Lucis, A. Morselli, L. Rubin, Aqua masnada : mulini e mugnai dell’Appennino reggiano e parmense, Reggio Emilia, C.P.C.A., 1990, p. 178 nr. 93

Il mulino  si trova nell’area di passaggio di una delle Vie Storiche dell’Emilia-Romagna, la Via di Linari, che collega la città di Fidenza all’abazia di Linari nei pressi del Lagastrello, sulle orme degli antichi pellegrini. Parallela alla Via Francigena, la Via di Linari si congiunge con diversi cammini in zona di crinale che proseguono verso Pontremoli, Lucca, Roma.

Informazioni aggiuntive

Classe tipologica

Tipologia Beni storici

Vallata

Comune

Località

Collegamenti

Coordinate Geografiche

44°23'16.3"N 10°11'04.3"E ; 44.387860, 10.184530

Epoca

XVIII Sec.

Data

1823

Stato di conservazione

Rilevatore / compilatore

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