Ospizio della Scaletta (Tornolo, loc. P.sso della Scaletta)

“Dell’ospizio della Scaletta, don Celso Mori diceva che “A questo passo sorgeva pure un ospizio di cui esistono ancora i ruderi. La località viene chiamata ancora il Convento, di questo però, nonostante tutte le ricerche, non si è potuto avere alcuna notizia” (1).
Guidato dal signor Alfredo Questa dei Casoni di Santa Maria del Taro, appassionato conoscitore della montagna, ho potuto individuare i resti dell’ospizio, posti nella pineta poco al di sotto dell’ampio sentiero (oggi parte dell’Alta Via dei Monti Liguri) che ripercorre l’antico itinerario, prima che esso si inerpichi per le scoscese balze del Passo della Scaletta (un tempo Scalizzole); si tratta di un grande cumulo, ricoperto da erba e arbusti, lungo circa quindici metri, largo circa otto e alto oltre due, da cui spuntano numerose pietre lavorate; altre tracce di muri sono disseminati attorno.
In questa località è stata ritrovata una pietra scavata, che si è supposto essere stata un’acquasantiera; è stata trasportata presso la chiesa parrocchiale di Santa Maria, dove è posta sul pavimento”. [Testo di Corrado Truffelli]

L’ospizio era il secondo dei 4 ospizi collocati sulla strada fra il Passo del Bocco ed il Passo del Tomarlo.

 

(1) Celso Mori, Storia di S. Maria del Taro, Supplemento del Bollettino Parrocchiale di S. Maria del Taro, (Parma), Chieri, Stabilimento lino-tipografico chierese di G. Martano, 1939; ripubblicato, con aggiunte, in: S. Maria del Taro e il Monte Penna, a cura di F. Ferrari, Parma, Tipografia G. Ferrari & Figli, 1964.

Informazioni aggiuntive

Classe tipologica

Tipologia

,

Località

Vallata

Comune

Coordinate Geografiche

44°27'52.1"N 9°27'56.1"E ; 44.464463, 9.465596

Quota

1.470 mt.

Epoca

XI-XIV Sec.

Destinazione d'uso attuale

Rudere

Destinazione d'uso storica

Convento

Stato di conservazione

Segnalato da

,

Rilevatore / compilatore