Partendo dal censimento dei beni storici “minori” dell’Appennino parmense sono state raccolte alcune importanti testimonianze dell’uso della pietra per la realizzazione di manufatti che ancora oggi caratterizzano il paesaggio della nostra montagna.
In tanti paesi e frazioni sopravvivono fontane e lavatoi che in epoche neanche poi tanto lontane, in cui l’acqua non era facilmente disponibile all’interno delle abitazioni, rappresentavano un importante punto di approvvigionamento di questa fondamentale risorsa.
E, non a caso, su alcune di queste, veniva apposta anche un’immagine sacra (maestà) a tutela e protezione.
LE FONTANE PRESENTI NEL CENSIMENTO
Dalla documentazione raccolta è stato possibile evidenziare lo stato di conservazione di questi manufatti ed elaborare un primo progetto di manutenzione e restauro denominato“Memorie d’acqua e di pietra” che, viste le caratteristiche degli oggetti interessati, è stato accolto e finanziato dal Comitato Territoriale di Parma di Iren e dal Consorzio di miglioramente alta Val Parma ed ha riguardato, nel Comune di Corniglio, la storica
fontana rotonda di Sesta–Madoi,
con il suo lavatoio,
e, nel Comune di Langhirano,
la fontana di Antesica
e la sua maestà dedicata alla Madonna Quercioli.
Tutto questo anche al fine di poter mantenerne non solo la memoria ma anche la funzionalità considerato anche il fascino che rappresentano nel contesto dei nostri storici paesi.
IL TRAILER DEL VIDEO (3’29”)
IL VIDEO “MEMORIE D’ACQUA E DI PIETRA” (14’27”)
IL QUADERNO DIDATTICO
ARTICOLO GAZZETTA DI PARMA 5 GIUGNO 2023