Casa torre (Berceto, fraz. Ca’ Alvara di Pagazzano)

Dall’Olio sostiene che il complesso sia di origine quattrocentesca e che in origine fosse probabilmente un complesso monastico, anche se la tesi non è avvalorata da documentazione archivistica. Nelle facciate dell’edificio spiccano alcuni elementi decorativi: la chiave dell’arco del portale centrale riporta una croce con le sigle INRI. In basso due archi ribassati formano un porticato interno. Al primo piano si apre un porticato con due fornici a tutto sesto, fra cui stanno mensole in legno atte a sorreggere assi utili per diversi usi. Il tetto è in lastre e il cornicione è formato da mensole in pietra che sorreggono un corrente in legno. Caratteristica è la torre colombaia con tetto ad altana, composto da un solo spiovente aperto nella parte alta a loggia a due arcate. Le abitazioni vicine al complesso a corte negli anni scorsi sono state interessate da interventi di ristrutturazione non portati a termine, si presentano oggi in gran parte prive delle loro coperture originale e parzialmente circondate da ponteggi.

“… All’interno vi è una quattrocentesca porta ancora integra negli stipiti e nell’architrave in pietra, nonché nel serramento in legno ricco di riquadri incorniciati e di un bel catenaccio in ferro battuto. E’ un raro esempio di arredamento fortunatamente giuntoci che dovrebbe essere conservato nel tempo. Unico elemento recente è il buco tondo pel passaggio del gatto” (1)

(1) Architettura spontanea dell’Appennino parmense, v. 2, p. 38-40)
Bibliografia:
Architettura spontanea dell’Appennino parmense>> 2.  – 1975. – 247 p. : ill. ; 21 cm (A cura di E. Dall’Olio, M. Pellegri.

La casa si trova nell’area di passaggio di una delle Vie Storiche dell’Emilia-Romagna, la Via Longobarda, che collega la pianura Padana al mare ligure-tirreno, attraversando due Parchi regionali e uno nazionale, e ricadendo per buona parte dentro l’area MAB-UNESCO.

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