Il mulino, oggi abbandonato, sorge alla destra del torrente Parma, in luogo isolato e raggiungibile dalle Ghiarine, percorrendo una lunga carraia. L’edificio in sasso a corpi giustapposti ha inglobato nella parte centrale il nucleo del mulino dove sono visibili due archi di uscita delle acque. Fino al 1915 il mulino era infatti a due palmenti, portati successivamente a tre. L’ultimo mugnaio, Boschi Giacomo, lo cedette nel 1927 alla Società Elettrica Piero Grossi di Langhirano, continuando però fino al 1935 a derivare l’acqua dal canale che alimentava la vicina centrale elettrica. Il mulino dell’Archetta, già esistente nel 1822 di proprietà del conte Pettorelli Angelo di Parma, è censito nella Carta Idrografica del 1888. (1).
Bibliografia:
(1) F. De Lucis, A. Morselli, L. Rubin, Aqua masnada, C.P.C.A, 1989, p. 218
Il mulino si trova nell’area di passaggio di una delle Vie Storiche dell’Emilia-Romagna, la Via di Linari, che collega la città di Fidenza all’abazia di Linari nei pressi del Lagastrello, sulle orme degli antichi pellegrini. Parallela alla Via Francigena, la Via di Linari si congiunge con diversi cammini in zona di crinale che proseguono verso Pontremoli, Lucca, Roma.
Street view
Informazioni aggiuntive
Tipologia Beni storici | |
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S. Tipologia | |
Località | |
Comune | |
Vallata | |
Collegamenti | |
Coordinate Geografiche | 44°31'57.3"N 10°09'35.8"E ; 44.532584, 10.159949 |
Quota | 431 mt. s.l.m. |
Epoca | Età moderna |
Stato di conservazione | |
Destinazione d'uso storica | Mulino |
Destinazione d'uso attuale | Mulino |
Proprietà | privata |
Segnalato da | |
Rilevatore / compilatore |