In una stretta valle nei pressi del villaggio di Setterone nell’alta Val Taro sorge questo mulino ancora in piedi nonostante sia abbandonato da metà anni settanta.
Prendeva acqua dal Rio Pontonenero, affluente del più ampio torrente Sissola che si getta nel Taro in località Ponte Strambo.
Dal lato della valle verso Setterone per attraversare il canale era stato costruito, appresso il mulino, un ponticello con putrelle in ferro, ora divelte dalla forza dell’acqua.
Il trasporto dei cereali, delle castagne e della farina macinata poteva avvenire soltanto a spalle o a dorso di animali essendo i sentieri troppo stretti e ripidi per consentire il transito con carri trainati. Il mulino era attivo tutto l’anno macinava grano, granoturco e castagne.
Secondo la testimonianza di un abitante di Setterone il mulino in certi periodi lavorava anche di notte ed era di proprietà del signor Manfredi Giovanni abitante a Strepeto.
“Il mulino … era azionato da una grande ruota verticale in ferro … L’edificio si compone di tre corpi giustapposti in linea di altezze diverse, coperti a capanna con lastre di pietra … compare nella cartografia IGM del 1936 (f. 84 NE)” (1)
(1) Flavia De Lucis, Alberto Morselli, Lorenza Rubin, Aqua masnada : mulini e mugnai dell’Appennino reggiano e parmense, Reggio Emilia, C.P.C.A., 1990, p. 265, n. 34
Informazioni aggiuntive
Classe tipologica | |
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Tipologia Beni storici | |
S. Tipologia | |
Località | |
Vallata | |
Comune | |
Coordinate Geografiche | 44°27'29.6"N 9°32'58.9"E – 44.4582152, 9.5496814 |
Quota | 656 mt. |
Epoca | XIX Sec. |
Proprietà | privata |
Destinazione d'uso attuale | Mulino |
Destinazione d'uso storica | Mulino |
Stato di conservazione | |
Segnalato da | |
Rilevatore / compilatore |