Fonte Battesimale della Pieve di Sant’Ambrogio (Neviano degli Arduini, loc. Bazzano)

Il prezioso fonte battesimale è opera di un ignoto scultore che, in epoca medievale, lavorò il materiale lapideo proveniente dalla parete orientale del Monte Lugaro di Bazzano. Stabilire una datazione precisa del manufatto è complicato ed esistono diverse teorie che fanno oscillare le sue origini tra il VIII ed il XII secolo. Il fonte è stato oggetto di un lavoro di restauro nel 2011.

La pietra scolpita è collocata all’interno della Pieve di Sant’Ambrogio di Bazzano in prossimità della cappella di sinistra. Viste le dimensioni ridotte della cappella è altamente improbabile che il fonte fosse originariamente ubicato in quella posizione, tuttavia non si conosce quale fosse la sua collocazione originaria all’interno dell’edificio religioso. Il fonte battesimale è alto circa 67 cm ed ha un diametro interno di 80 cm circa. La forma esterna del monoblocco calcareo è ottagonale mentre internamente il fonte battesimale è di forma troncoconica. Ciascun lato dell’ottagono misura dai 47 ai 50 cm circa. La forma scelta deriva dalla simbologia cristiana del numero otto, riferito alla resurrezione di Cristo e a quella dell’uomo che avviene attraverso il Battesimo.

Su ciascuna delle otto facce del manufatto sono scolpiti altrettanti personaggi, ognuno dei quali è incorniciato entro due colonne angolari ed un arco decorato a rilievo con un fregio vegetale il quale varia per ciascuna facciata del fonte battesimale. Le colonne sovrastate da archi riprendono la struttura architettonica della loggia che apparteneva ai sarcofagi romani e sono dunque un rimando simbolico al sepolcro romano nel quale il fedele, dopo il Battesimo, ripone il Peccato Originale appartenente alla vecchia vita, per rinascere puro. L’orlo del fonte è anch’esso ampiamente decorato con un fregio che corre per tutto il perimetro della parte più alta del manufatto.

Le otto figure scolpite sulle altrettante facce del manufatto sacro sono in relazione tra di loro attraverso la marcata gestualità delle immagini. I personaggi sono rappresentati con uno stile essenziale contrapposto all’esagerazione di alcuni particolari, come ad esempio braccia e mani sproporzionatamente grandi, con l’intento di far parlare l’opera scultorea sottolineando alcuni gesti. I volti dei personaggi sono molto espressivi, con occhi spalancati il cui colore azzurro è ottenuto tramite l’applicazione di piombo sulla pietra.

San Giovanni Battista è rappresentato sulla faccia del fonte che durante la cerimonia del battesimo è riservata al sacerdote. Il Santo è l’unico personaggio incorniciato da colonne scanalate e non lisce, il che potrebbe stare a significare il punto di partenza della narrazione. È scolpito con i piedi scalzi, l’aureola e la mano sinistra alzata in gesto oratorio, come se stesse recitando la frase “ecco l’agnello di Dio”. Proprio sulla facciata opposta del fonte ottagonale è rappresentato l’Agnello di Dio, attributo di Giovanni Battista. Seguendo anche per gli altri bassorilievi lo stesso sistema di lettura per contrapposizione vediamo il Cristo Benedicente con in mano in libro della Vita che si contrappone alla figura del catecumeno in attesa di ricevere il battesimo; le due colombe che si abbeverano all’ampolla del Sacro Crisma adagiate sull’Albero della Vita contrapposte alla belva rampante (un leone o forse una manticora) che incarna una simbologia diabolica; un Angelo, probabilmente l’Arcangelo Gabriele, contrapposto alla Vergine rappresentata con una mano sul ventre e la mano sinistra che sorregge l’orecchio, nell’atto di ascoltare l’annuncio dell’Angelo.

 

Bibliografia:
Vittor Ugo Canetti, Luigi Lanzi, Sant’Ambrogio di Bazano. Il fonte Battesimale, Edizioni Studio Guidotti, 2014
Un Batistero Lapideo da valorizzare. Il Restauri del Fonte Medioevale di Bazzano. Neviano Degli Arduini – Parma, MIBACT, 2015

La fonte si trova nell’area di passaggio di una delle Vie Storiche dell’Emilia-Romagna, la Via di Linari, che collega la città di Fidenza all’abazia di Linari nei pressi del Lagastrello, sulle orme degli antichi pellegrini. Parallela alla Via Francigena, la Via di Linari si congiunge con diversi cammini in zona di crinale che proseguono verso Pontremoli, Lucca, Roma.

Informazioni aggiuntive

Classe tipologica

Tipologia Beni storici

Comune

Località

Vallata

Collegamenti

Coordinate Geografiche

44.572785, 10.366475

Epoca

Medioevo

Proprietà

ecclesiastica

Stato di conservazione

Segnalato da

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Rilevatore / compilatore

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