Chiesa dell’Assunzione di Maria Vergine (Corniglio, loc. Grammatica)

La chiesa di Grammatica si innalza isolata sulla sommità di un piccolo dosso calcareo-marnoso situato nell’estremità Sud-orientale del borgo. Fu fondata dagli abitanti in seguito allo smembramento, avvenuto nel 1530, dalla parrocchia di Casarola. Venne menzionata per la prima volta nel resoconto della visita pastorale del vescovo Turchi riguardante la costruzione che avvenne nel 1651. La realizzazione della torre campanaria sul lato est. avvenne nel 1836 e quella sul lato ovest nel 1908, anno in cui venne avviata una campagna di restauri interni ed esterni per adattare l’edificio alle nuove tendenze neogotiche che riguardarono il rifacimento della facciata, il rifacimento della pavimentazione con mattonelle in ceramica e la sostituzione degli altari laterali lignei con altari marmorei. Durante quest’intervento fu ridisegnata la facciata, nella parte compresa fra le due torri (con base a scarpa, bugnati d’angolo e cella campanaria aperta da 4 monofore a tutto sesto), con una cornice decorata da cartigli, il portale d’ingresso e una trifora nella zona centrale. Nella seconda metà del XX secolo tutte le superfici delle volte e quelle delle pareti sono state dipinte con colori pastello e decorate con cornici dipinte raffiguranti motivi geometrici. All’interno, la chiesa è costituita da un’unica navata con volte a crociera e da due cappelle laterali, una per parte, con volta a botte unghiata. Il presbiterio, rialzato per mezzo di un gradino rispetto all’aula, ha volta a botte e due finestre. Di pregevole fattura è il fonte battesimale in pietra (fine’600), una lampada di bronzo, un calice, un ostensorio, un turibolo e navicella in argento sbalzato del XVII sec., e un bel pivale donato dal Papa Pio X a Mons. Conforti. Degne di nota sono la mossa cantoria(metà ‘700), uno stendardo con la Madonna del Rosario attorniata dai Misteri di influsse genovese (dopo il 1636) e una coppia di ridipinti angeli portacandele (XVII sec.) sopra le porte ai fianchi dell’altare maggiore. (1, 2, 3)

Bibliografia:
(1) G. Cirillo, G. Godi, Guida artistica del parmense volume II, Artegrafica Silva, Parma
(2) G. Cervi, Guida all’appennino parmense, Battei, Parma, 1987
(3) E. Dall’Olio, Itinerari Turistici della provincia di Parma vol.1, Artegrafica Silva, Parma

 

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