Questo sistema di drenaggio si trova all’interno di una proprietà composta di molteplici terreni a diverse quote, i cui dislivelli vengono usati per far confluire a valle l’acqua proveniente dai torrenti limitrofi. Acqua che rappresenta la premessa allo sviluppo dell’attività agricola.
L’impianto è composto a monte da un acquidoccio (canale di scolo) a sezione quadrata disposto ortogonalmente alle curve di livello, costituito da un fondo lastricato e muri laterali a secco di congrua altezza, scavato nel terreno e di larghezza 1 mt., con la funzione di ricevere le acque raccolte dai fossi di guardia e dagli altri organi emungenti trasversali, rispetto alla pendenza del versante e convogliarle nei corsi d’acqua.
Per pendenze superiori al 10% sono ricorrenti (come in questo caso) acquidocci in cui il fondo del canale è rivestito in pietra e sono presenti altri accorgimenti strutturali (es. gradonature) per ridurre il deterioramento provocato dallo scorrimento dell’acqua.
A valle è stato adottato l’espediente del salto per smorzare la velocità dell’acqua, insieme alla costruzione di chiaviche e pozzi che servivano per controllare le portate del corso d’acqua. Il sistema degli antichi canali di drenaggio rappresenta una testimonianza diffusa di cultura e storia materiale di notevole importanza per comprendere l’evoluzione della società rurale che, con l’aumento demografico, si estendeva a quote sempre più elevate e ampliava la rete dei canali realizzati a volte su terreni difficili.
Informazioni aggiuntive
Classe tipologica | |
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Tipologia Beni storici | |
Comune | |
Località | |
Vallata | |
Coordinate Geografiche | 44°31'33.8"N 9°49'20.5"E; 44.526042, 9.822368 |
Quota | 665 mt. |
Epoca | XIX sec. |
Proprietà | privata |
Stato di conservazione | |
Destinazione d'uso storica | Canale di drenaggio |
Destinazione d'uso attuale | Canale di drenaggio |
Rilevatore / compilatore | |
Data sopralluogo | 20/02/2020 |