Arco (Langhirano, loc. Costa di Castrignano)

Il portale Seicentesco ricorda quasi nelle sue forme un arco di trionfo costituito da un elemento più grande affiancato da un’arco di ordine minore laterale.

La grandiosità e austerità delle forme architettoniche sono un rimando alle vicissitudini del borgo che proprio in quegli anni ritorna ad essere possedimento della Chiesa di Parma per mano dei Farnese, sotto la concessione di Carlo V.
Il portale si apre in un muro di cinta di una corte ancora oggi ricca di loggiati ed elementi del linguaggio architettonico post rinascimentale.

L’arco maggiore si imposta su due pilastri di ordine minore incorniciati da due paraste di ordine maggiore che sorreggono un’architrave a sezione a gola la cui linearità viene spezzata in corrispondenza dei capitelli delle paraste stesse.Sopra a questo elemento è posata una semplice copertura a coppi. L’arco di accesso minore, posto alla destra utilizza gli stessi linguaggi seppure con una forte semplificazione delle forme. Il materiale di realizzazione è pietra squadrata rifinita con molta più cura del muretto circostante intervallato da listature in mattoni, i quali sono anche utilizzati per l’intradosso dell’arco.

Un confronto fotografico tra oggi ed il 1975 permette di capire che, sebbene l’arco non abbia subito modifiche (pare essere stato conservato anche il legno del portone) l’edificio a ridosso di questo ha subito alcune variazioni realizzate tuttavia con una certa coerenza di materiale e tecnica costruttiva.

Bibliografia:
Enrico dall’Olio, Itinerari Turistici della Provincia di Parma vol.1, Parma, Artegrafica Silva, 1975
Enrico Dall’Olio, Architettura Spontanea dell’Appennino Parmense, Parma, Silva, 1975

L’arco si trova nell’area di passaggio di ben due Vie Storiche dell’Emilia-Romagna, la Via Longobarda, e la Via di Linari che collegano la pianura Padana ai centri oltre Appennino, sulle orme dei Longobardi la prima, dei fedeli del Volto Santo diretti all’Abazia di Linari la seconda. Risalendo i due crinali che paralleli puntano verso il confine sud della regione, entrambe attraversano Parchi regionali e il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, ricadendo per buona parte dentro l’area MAB-UNESCO.

Street view