Cappella Beata Vergine di Caravaggio (Tornolo, loc. Isorelli)

La cappella esisteva già all’inizio del XIX° secolo quando fu redatto il Catasto “di Maria Luigia”.
E’ posta all’inizio della ripida salita (oggi sistemata a gradinata) che si stacca dal percorso che, provenendo da Fopiano costeggiava il Taro, per alzarsi verso il paese di Casale e poi proseguire verso Santa Maria del Taro.
La zona, allora, era pressoché disabitata (la strada carrozzabile di fondovalle è stata costruita nel 1922).
La cappella è attualmente costruita (forse a seguito di parziale rifacimento o trasformazione) a cavaliere del sentiero, quasi a costituire un luogo di sosta per il viandante.

E’ interessante notare che, oltrepassato il paese, ed esattamente Villa Berni, il suo nucleo abitato più in basso, verso Santa Maria del Taro, esiste un’altra cappella (dedicata alla B.V. del Carmelo), oggi purtroppo in rovina, costruita, anch’essa a cavaliere del sentiero in un luogo detto e Ciose [le Chiose, cioè luogo recintato]: quasi due “porte” del villaggio.

La cappella è dedicata alla Beata Vergine di Caravaggio.
La devozione alla Madonna di Caravaggio, assai viva in alta val Taro, era senza dubbio legata all’emigrazione verso il Regno Lombardo Veneto. Già nel Settecento infatti, l’emigrazione verso il Lombardo-Veneto era diffusa e numerosi casalesi erano nati, nel XVIII secolo, a Caravaggio ed altri luoghi vicini (1).
Si tramanda anche – ma questo non è documentato – che alcuni casalesi abbiano lavorato nella costruzione del cinquecentesco Santuario di Caravaggio

(1) G. Mortali, C. Truffelli, Per procacciarsi il vitto – L’emigrazione dalle valli del Taro e del Ceno dall’ancien régime al Regno d’Italia, Reggio Emilia, Diabasis, 2005

Street view