Chiesa di Iggio (Pellegrino Parmense, loc. Iggio)

La fondazione della chiesa di Iggio è assai antica: essa è infatti già citata in un documento datato 1040, conservato nell’archivio dell’abbazia di San Salvatore di Tolla (cfr. P.M.Campi, “Dell’Historia Ecclesiastica di Piacenza”), relativamente alla donazione di alcune terre site presso la pieve di S. Martino di Iggio al monastero suddetto, da parte dell’arcivescovo di Milano Ariberto d’Intimiano. A tale data (cfr. A.D.Petrilli, Iggio e la sua Chiesa, in Cronache d’Arte, I, 1925, pp. 11-15) erano sottoposte alla giurisdizione della pieve di S. Martino (che dipendeva dalla diocesi di Piacenza) le cappelle di S. Giovanni in Galla (oggi cappella dei Volpi) di Gunda, dei Cavalieri di Malta, di Ceriato, di S. Genesio (ora distrutta) e di S. Cristina. Quest’ultima, insieme alla cappella di Specchio, venne definitivamente assegnata alla pieve di Iggio con una sentenza papale del 1146 dopo una lunga controversia tra la diocesi piacentina e quella parmense, che ne rivendicava la giurisdizione. Dal numero di cappelle da essa dipendenti si deduce l’importanza della pieve di Iggio nell’XI e XII secolo. Si ipotizza fra l’altro che la sua istituzione sia addirittura antecedente al 1040: teoria, questa, sostenuta anche dalla dedicazione della pieve al celebre Vescovo di Tours, santo fortemente venerato in epoca longobarda. In un carteggio relativo alla visita Pisani del 1774, conservato all’archivio vescovile di Piacenza, si parla di imponenti lavori di ristrutturazione e ricostruzione non ancora ultimati; la chiesa nel suo aspetto odierno risalirebbe quindi alla seconda metà del XVIII secolo. La costruzione subì poi ulteriori lavori di restauro nel 1924, durante i quali vennero riportati alla luce i bassorilievi romanici che furono poi inglobati nel portale d’ingresso alla chiesa. Uno di questi bassorilievi raffigura un uccello bezzicante (probabilmente una colomba), mentre una pietra angolare è ornata con fiori stilizzati, affiancati da una piccola croce astile e da una figura in atteggiamento orante. Il portale centrale, in bella pietra locale, non più nella sua posizione originaria, risale alla fine del secolo XI e apparteneva alla chiesa primitiva; l’archivolto consta di tre elementi con base attica e capitelli ornati di foglie e palmette. Sul lato sinistro, si apre poi un piccolo portale, strombato e tripartito, ornato nell’arco con motivi a scaglie e a losanghe, e presenta un fregio nel quale si susseguono decorazioni a foglia, rosette quadripetale, alberi stilizzati e un calice, incisi in pietra locale, con un intaglio secco e netto. Si tratta di motivi ornamentali riconducibili al XII secolo che appartengono anche all’iconografia templare; per questo motivo alcuni studiosi ritengono che la chiesa possa essere appartenuta nei primi secoli della sua esistenza ai cavalieri dell’ordine medievale, il che rende ancora più affascinante la misteriosa storia di questo luogo. L’interno della chiesa è a croce greca, retto da pilastri agli angoli, e conserva un fonte battesimale in pietra, memoria della primitiva funzione battesimale. Iggio costituiva, inoltre, anche un’importante tappa per Fidenza e Berceto, sulla strada che da Veleia Romana si collegava con la Francigena.

Terra di pievi: storia, arte e spiritualità nelle pievi del territorio di Parma nel 13. secolo, fotografie di Marco Fallini, testi di Mario Calidoni, Caterina Rapetti, Luigi Ughetti, Parma, MUP, 2006, pag. 173; Parrocchia Iggio su www.webdiocesi.chiesacattolica.it; Paolo Panni, Antiche tracce templari alla pieve di Iggio, su www.emiliamisteriosa.it; G. Cirillo, G. Godi, Guida artistica del Parmense, Parma, vol. 2 (1986), pp. 67-68.

Street view (1)

Street view (2)

Informazioni aggiuntive

Altre denominazioni

Chiesa di San Martino

Classe tipologica

Tipologia Beni storici

Località

Vallata

Comune

Coordinate Geografiche

44°44'35.6064", 09°52'27.1920"

Quota

544 mt.

Epoca

XI Sec.

Data

Antecedente al 1040

Proprietà

ecclesiastica

Destinazione d'uso attuale

Chiesa

Destinazione d'uso storica

Chiesa

Stato di conservazione

Data sopralluogo

18/04/2018

Rilevatore / compilatore