Formella con Teschio (Monchio delle Corti, loc. Ceda)

Il teschio a tibie incrociate è un simbolo antichissimo che ha origini medievali e consiste nella rappresentazione di un cranio umano stilizzato che sovrasta due ossa lunghe incrociate. Nei secoli il simbolo si è diffuso ed stato utilizzato in diversi contesti ma per la maggioranza dei casi il simbolo è in diretto collegamento con il concetto di morte.

Collocato sopra al voltone di una casa in pietra presso la frazione di Ceda, il teschio scolpito nell’arenaria rappresentava un evidente “memento mori” per tutti coloro che passavano per la strada che un tempo portava al camposanto del paese. Sopra al cranio umano, nella formella in arenaria, è scolpito il simbolo araldico di un giglio.

Sotto alla figura è posta un’altra formella in arenaria recante l’incisione latina, tratta dal vangelo di Luca “VOS ESTOTE PARATI QUIA QUE HORA NON PUTATIS FILIUS HOMMINIS VENIET ” ( “Voi siate preparati, perché nell’ora che non supponete, il Figlio dell’uomo viene”) e la frase, aggiunta dallo scultore, “QUI PSAR DOVRETE”

Bibliografia:
Enrico Dall’Olio, Architettura Spontanea dell’Appennino Parmense, Parma, Silva, 1975, p.98.

La formella si trova nell’area di passaggio di una delle Vie Storiche dell’Emilia-Romagna, la Via di Linari, che collega la città di Fidenza all’abazia di Linari nei pressi del Lagastrello, sulle orme degli antichi pellegrini. Parallela alla Via Francigena, la Via di Linari si congiunge con diversi cammini in zona di crinale che proseguono verso Pontremoli, Lucca, Roma.

Informazioni aggiuntive

Classe tipologica

Tipologia

Comune

Località

Vallata

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Collegamenti

Quota

795 m s.l.m.

Stato di conservazione

Rilevatore / compilatore

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