Maestà Madonna con Bambino e Devota (Monchio delle Corti, loc. Casarola)

La Vergine, seduta in gloria fra nubi con in grembo il Bambino, appare ad una devota (o Santa in abito talare?), inginocchiata in devozione ai suoi piedi. L’erezione della maestà potrebbe ascriversi allo zelo devozionale di Don Paolo Maria Zenoni, rettore della Chiesa di San Donnino di Casarola fra il 1740 e il 1793, cui sembrano rimandare sia le iniziali dell’offerente, incise sull’iscrizione dedicatoria, sia l’elevata qualità del manufatto, che rivela rapporti assai stringenti, per stile e composizione, con alcuni pregevoli bassorilievi settecenteschi del territorio di Tresana, sulla destra del fiume Magra. La formella è innestata entro un edicola in arenaria (oggi del tutto scomparsa sotto uno spesso strato di intonaco) direttamente innestata nel muro di contenimento di un terrapieno, e sormontata, a mo di coronamento, da un blocco semisferico in arenaria monolite. (1)

ISCRIZIONE: P.ILARI.P.S.D. 1774 (B.D.Z.P.M.FF.P.S.D. 1776) in caratteri capitali

Formella in marmo apuano cm. 35×24; altezza da terra mt. 2,0; Orientamento: N 0°, presente nell’attuale posizione dopo un ricollocamento avvenuto nel 1980.

STATO DI CONSERVAZIONE: Colonizzazione biologica e presenza persistente ad opera di muschio e altri agenti.

BIBLIOGRAFIA:
(1) Anna Mavilla, Le Maestà dell’Alta Val Parma e Cedra, Ravenna, Longo; 1996 : p. 140 n. 3.2
Caterina Rapetti, Marco Fallini, Per antiche strade: immagini di devozione lungo la Val Parma, Parma, Silva, 2002: p. 168

La maestà si trova nell’area di passaggio di una delle Vie Storiche dell’Emilia-Romagna, la Via di Linari, che collega la città di Fidenza all’abazia di Linari nei pressi del Lagastrello, sulle orme degli antichi pellegrini. Parallela alla Via Francigena, la Via di Linari si congiunge con diversi cammini in zona di crinale che proseguono verso Pontremoli, Lucca, Roma.

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