Maestà S. Andrea Avellino (Palanzano, loc. Caneto)

Con dovizia di dettaglio, il bassorilievo riproduce una scena di devozione liturgica: il Santo è raffigurato in ginocchio, testa china e mani giunte davanti ad un altare rivestito dalla stuola pizzata utilizzata come consuetudine durante le celebrazioni liturgiche.
Una croce latina che pare essere un tabernacolo e 4 candelabri appoggiati all’altare si perdono oltre il bordo della formella, accentuandone la percezione dello spazio. Il Santo di origine calabrese e di formazione campana, vissuto tra il XVI e il XVII secolo, fu gradito ospite e servitore spirituale dei signori di Piacenza e di Parma. Indossa qui la stuola pretale sopra la tonaca ecclesiastica, riproponendolo pertanto in uno dei suoi momenti presbiterali.

ISCRIZIONE: sulla porzione basamentale concava della formella: S. ANDREA VELINO / GIUSEPPE ERTA.F.P.S.DI in caratteri capitali

Formella in marmo apuano cm. 18×22, altezza da terra mt. 2, inserita in un’edicola in mattoni con tetto a due falde in tegole piane e coppo di colmo, collocata su un pilastrino d’angolo tra due muri di contenimento. Lastra ancorata al supporto con materiale cementizio.

STATO DI CONSERVAZIONE: macchie dovute ad atti vandalici (scritte); alterazione cromatica; colonizzazione biologica localizzata

La Maestà si trova nell’area di passaggio di una delle Vie Storiche dell’Emilia-Romagna, la Via di Linari, che collega la città di Fidenza all’abazia di Linari nei pressi del Lagastrello, sulle orme degli antichi pellegrini. Parallela alla Via Francigena, la Via di Linari si congiunge con diversi cammini in zona di crinale che proseguono verso Pontremoli, Lucca, Roma.

Informazioni aggiuntive

Classe tipologica

Tipologia Beni storici

,

S. Tipologia

Iconografia

Vallata

Comune

Località

Collegamenti

Coordinate Geografiche

44°26'50.3"N 10°11'44.5"E; 44.44730, 10.19570

Quota

607 mt.

Epoca

XIX sec.

Stato di conservazione

Rilevatore / compilatore

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