Mulino Lombardelli II (Bardi, loc. Corti di Sopra)

L’edificio che un tempo era denominato mulino Lombardelli II è oggi completamente ristrutturato ad abitazione. Gli unici segnali che lasciano intendere l’antica funzione di mulino sono la sua localizzazione a ridosso della sponda sinistra del rio Corsena (affluente di sinistra del Ceno), una macina ricoperta di vegetazione adagiata nel giardino della casa e forse qualche rimanenza del vecchio canale di derivazione delle acque. Del meccanismo a ruota orizzontale che azionava i palmenti non rimane più traccia da diversi anni.

La costruzione di mulino Lombardelli II risale al 1888, anno in cui Antonio Lombardelli presentò una richiesta al Genio Civile di Parma con lo scopo di azionare il nuovo mulino che stava costruendo in sostituzione di un vecchio opificio denominato Molino Chiesabianca o Mulino Lombardelli I, che si trovava sul rio Corsena di Chiesa Bianca e che andò distrutto nel 1888 a seguito di una frana. Alla fine degli anni ’40 Mulino Lombardelli II fu venduto alla famiglia Assirati, per rimanere in funzione fino al 1960.

Il funzionamento del mulino al 1912 è descritto in un documento del Genio Civile di Parma, Derivazione Acque Pubbliche: “l’acqua derivata viene condotta su due vecchie ritrecini in legno utilizzanti un salto di m. 3,40 per azionare due palmenti, uno alla volta però e non mai entrambi contemporaneamente”

 

Flavia De Lucis, Alberto Morselli, Lorenza Rubin, Aqua masnada : mulini e mugnai dell’Appennino reggiano e parmense, Reggio Emilia 1990, p. 319, n. 313
GCPR, Derivazioni Acque Pubbliche, III BI 7/a
IGM F 84 I NO

 

 

 

Informazioni aggiuntive

Classe tipologica

Tipologia Beni storici

S. Tipologia

Comune

Località

Vallata

Coordinate Geografiche

44.649968, 9.746906

Quota

540 mt.

Epoca

XIX Sec.

Data

1888

Proprietà

privata

Stato di conservazione

Destinazione d'uso attuale

Abitazione privata

Destinazione d'uso storica

Mulino

Rilevatore / compilatore

,

Data sopralluogo

23/10/2019