Dopo il trattato del 1822 era divenuto possibile raggiungere Santa Maria del Taro senza passare dal territorio dello Stato Sardo.
Occorreva, però, mantenersi, dopo il rio di Overera, sulla sinistra idrografica del Taro. Negli ultimi anni del Ducato di Maria Luigia fu perciò costruito un ponte che consentisse di passare dalla sponda destra, dove si trovava la strada che passando da Fopiano e da Casale risaliva la valle, alla sinistra dove, per Giuncareggio, ci si dirigeva a Santa Maria.
Quel “monumento della inesauribile munificenza dell’arciduchessa Maria Luigia” (1), non servì per molto tempo.
Con l’unità d’Italia le questioni di confine cessarono mentre, con la costruzione della carrozzabile da Santa Maria del Taro a Bedonia (1922), il ponte perse quasi ogni funzione. (1)
Note:
(1) don Antonio Emmanueli, L’alta valle del Taro e il suo dialetto, Borgotaro, Tipografia Cesare Cavanna, 1886 – ristampa Antonio Forni editore, p. 189.
Link utili:
Mauro Delgrosso, Ponte di Maria Luigia abbandonato dopo i restauri
E. Mazzadi, Alla scoperta degli anti ponti delle alte valli del Taro e del Ceno
Informazioni aggiuntive
Classe tipologica | |
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Tipologia Beni storici | |
Località | |
Vallata | |
Comune | |
Coordinate Geografiche | 44°26'30.8"N 9°33'33.2"E ; 44.441891, 9.559225 |
Quota | 623 mt. s.l.m. |
Epoca | XIX Sec. |
Data | 1844 |
Proprietà | pubblica |
Destinazione d'uso attuale | Ponte |
Destinazione d'uso storica | Ponte |
Stato di conservazione | |
Data sopralluogo | 4 gennaio 2018 |
Segnalato da | |
Rilevatore / compilatore |