La formella di pregiato valore stilistico si trova sulla facciata di una una struttura oggi adibita a magazzino agricolo, di fianco all’ingresso della stessa. Tale ingresso si compone di un portale, Portale Grossi, dai tipici tratti dell’architettura rurale dell’Appennino Parmense nel XIX secolo. Costruito interamente di arenaria, presenta chiave di volta cuspidata, peducci quadrangolari di imposta dell’arco e dadi basali decorati con motivo geometrico agli stipiti.
La lastra in marmo apuano di forma rettangolare propone in una struttura grafica perfetta come il triangolo, le tre figure della Madonna con Bambino al vertice e i Santi Giuseppe e Ambrogio ai rispettivi lati sinistro e destro. S. Giuseppe è riconoscibile grazie all’attributo classico dell’iconografia, il bastone fiorito a simbolo della purezza dell’uomo di fronte alla donna Madre di Dio, e agli attrezzi da falegname ai suoi piedi. Il santo sulla destra invece, porta la mitria vescovile e il pastorale, riconducendoci all’iconografia di S. Ambrogio vescovo di Milano.
Mentre San Giuseppe è rappresentato frontalmente volto verso lo spettatore, Sant’Ambrogio volge lo sguardo in alto verso la Vergine e il Bambino benedicente. Delimitata in alto da un arco a tutto sesto, la scena occupa tutto lo spazio della formella, con perizia di dettaglio e ricca espressione decorativa.
ISCRIZIONE: D’Arcer – – Grossi (maestà)
GROSSI GIOVAN/NI (nel lato interno del pilastro destro del portale)
PAX HUIC / DOMUI / DANGELO / GIOVANNI / GROSSI / 1828 (sulla chiave di volta del portale)
STATO DI CONSERVAZIONE: la parte superiore della lastra è interessata quasi nella sua interezza da alterazione cromatica diffusa sia sul fondale che sui rilievi figurativi, che variano dal colore più scuro delle patine biologiche al color ruggine dovuto a sostanze estranee al materiale lapideo. Diverse aree della formella sono colpite da pitting, e nella parte inferiore da colonizzazione biologica. I dettagli figurativi risultano invece solo leggermente erosi dal tempo. PROPOSTA DI RESTAURO
La maestà si trova nell’area di passaggio di una delle Vie Storiche dell’Emilia-Romagna, la Via di Linari, che collega la città di Fidenza all’abazia di Linari nei pressi del Lagastrello, sulle orme degli antichi pellegrini. Parallela alla Via Francigena, la Via di Linari si congiunge con diversi cammini in zona di crinale che proseguono verso Pontremoli, Lucca, Roma.
Informazioni aggiuntive
Classe tipologica | |
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Tipologia Beni storici | |
S. Tipologia | |
Vallata | |
Iconografia | |
Comune | |
Località | |
Collegamenti | |
Coordinate Geografiche | 44°24'48.6"N 10°12'38.8"E; 44.413510, 10.210780 |
Epoca | XIX sec. |
Data | 1828 |
Destinazione d'uso storica | Maestà |
Destinazione d'uso attuale | Maestà |
Stato di conservazione | |
Rilevatore / compilatore |