La casa dei Lazzari divenne temporaneamente di proprietà della casata dei Leni che “… nel 1621 collocarono sopra il portale, entro cornice monolitica in arenaria, la splendida formella marmorea con la Madonna, il Bambino e due Santi, localmente nota come Maestà dei Lazzari.” (1)
Al centro della formella a rilievo, la composizione appare inquadrata entro la nicchia formata dallo sguancio dell’incorniciatura sul cui bordo inferiore è incisa l’iscrizione commemorativa. Al centro la Madonna, col capo inscritto in un ampio nimbo, è raffigurata seduta frontalmente col Bambino ignudo fra le braccia. A destra, avviluppato in un ampio mantello, San Paolo ha il libro del Vangelo aperto all’altezza del petto e la destra posata sull’elsa della spada, simbolo del martirio e/o della parola di Dio. A sinistra, lievemente arretrato rispetto alle due figure in primo piano, sta un personaggio di non sicura identificazione che veste l’abito cardinalizio e tiene la sinistra sul cuore in atteggiamento devozionale, presumibilmente da identificarsi con San Carlo Borromeo. La formella è innestata entro una cornice quadrangolare decorata a fitto zigrino. L’ignoto marmorino ha qui profuso non soltanto un’eccezionale abilità manuale, documentata tanto dall’impianto classicheggiante del panneggio, caratterizzato da una costruzione ampia e mossa delle pieghe, quanto dall’accurata resa fisiognomica dei volti e dall’attenta definizione morfologica dei corpi e delle mani, di intaglio finissimo, ma anche una notevole preparazione tecnica e culturale, evidente nel sapiente e graduato scavare dei piani che tende ad enfatizzare l’effetto tridimensionale e prospettico, anche in virtù del marcato aggetto delle teste. (2)
ISCRIZIONE: sul bordo inferiore, a tutto campo:
GIO(VA)N – PAVLO – DI – LAZARO – DAL/ PIAN – ADE – M-D-C-X-I”
Bibliografia:
(1) testo di A. Mavilla in scheda ICCD 08/00160533
(2) testo di A. Mavilla in scheda ICCD 08/00158872
Architettura spontanea dell’Appennino parmense, a cura di E. Dall’Olio …(et al.), Parma, [1975?], pag. 119, tav. 78.
Giuliano Cervi, Guida all’Appennino parmense : l’ambiente naturale ed i caratteri degli insediamenti storici, Parma, Battei, 1987, p. 182-183
Dall’Olio E., Itinerari turistici della provincia di Parma, Parma, Silva, 1977, v. 1, p. 273.
La maestà si trova nell’area di passaggio di una delle Vie Storiche dell’Emilia-Romagna, la Via di Linari, che collega la città di Fidenza all’abazia di Linari nei pressi del Lagastrello, sulle orme degli antichi pellegrini. Parallela alla Via Francigena, la Via di Linari si congiunge con diversi cammini in zona di crinale che proseguono verso Pontremoli, Lucca, Roma.
Informazioni aggiuntive
Classe tipologica | |
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Tipologia Beni storici | |
S. Tipologia | |
Iconografia | |
Località | |
Comune | |
Vallata | |
Collegamenti | |
Data | XVIII° sec. prima metà |
Proprietà | privata |