Maestà Madonna con Bambino e Santi (Corniglio, loc. Ponte romano)

“La maestà, collocata a capo dell’antico ponte sul torrente Parma che conduce a Corniglio, presenta al centro della composizione la Madonna, librata in cielo in un’aureola di nubi, in atto di mostrare il Bambino a due santi inginocchiati in basso e raffigurati in veste di soldato romani, con corta tunica, corazza lavorata e sagomata, gambali e mantello. Sebbene i tipo iconografico richiami la Madonna protettrice di Sabbioneta con i Santi Serapio e Polieno, la tradizione popolare induce a identificare i due Santi genuflessi in Lucio e Amanzio Martiri protettori del paese, cui è dedicato l’omonimo oratorio in Corniglio, e che risultano effigiati (in piedi, ma in atteggiamento consimile di umiltà) anche nell’importante dipinto Assunta con i Santi Lucio, Francesco e Amanzio di Carlo Angelo Dal Verme, datato 1776, commissionato per l’abside della Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta da Flaminio Torrigiani, erudito e medico valente nativo di Corniglio, chirurgo della Corte e professore di anatomia e geometria nella Ducale Accademia di Belle Arti di Parma.
Dietro il Santo inginocchiato a sinistra nella composizione, si intravvede una figura aureolata di più minute dimensioni, col volto barbato, la cappa del canonico e in capo la tipica berretta a tre spicchi o rialzi con nappa terminale, portata dagli ecclesiastici in casa e in chiesa a partire dal sec. XVIII, presumibilmente da identificare con San Giovanni Nepomuceno, il martire praghese annegato nella Moldava, la cui effigie veniva posta sui ponti (come nel caso in oggetto), allo scopo di ottenere protezione contro le inondazioni.
La maestà sarebbe l’unica di tutto il territorio cornigliese a presentare fra i soggetti raffigurati i Santi Lucio e Amanzio.” (1)

Nel 2022 in occasione del restauro del ponte la maestà è stata ricollocata nella sua posizione originaria ma all’interno di una struttura in ferro piuttosto dissonante rispetto alla spalletta del ponte stesso, purtroppo rinunciando così all’originaria edicola in pietra.
Inoltre sarebbe stato opportuno cogliere  l’occasione per provvedere anche alla pulizia della formella in marmo al fine di preservarla dagli effetti erosivi della contaminazione superficiale da licheni.

ISCRIZIONE: 1830 (sulla cornice in arenaria in alto, al centro)
Formella in marmo bianco scolpito cm. 30X24, altezza da terra: mt. 1,2; orientamento: NO – 110°

 

(1) Caterina Rapetti, Marco Fallini, Per antiche strade : immagini di devozione lungo la Val Parma, con un contributo sulla viabilità antica di Gianluca Bottazzi, Parma, Silva, 2002, p. 100, n. 3.35

 

 

 

Informazioni aggiuntive

Classe tipologica

Tipologia

,

S. Tipologia

Iconografia

, , ,

Località

Vallata

Comune

Coordinate Geografiche

44°28'55.5"N 10°04'30.3"E

Quota

572 mt.

Collegamenti

Data

1830

Proprietà

pubblica

Destinazione d'uso attuale

Maestà

Destinazione d'uso storica

Maestà

Stato di conservazione

Rilevatore / compilatore