L’edificio in muratura venne costruito intorno alla metà del 1800 e comprendeva, oltre al locale dei palmenti anche l’abitazione del mugnaio, una stalla, una cascina ed altri ambienti ad uso colonico, come si apprende dalla relazione inviata dal proprietario al Genio Civile nel 1923.
L’acqua derivata veniva convogliata in una grande vasca di m 12×4 e profonda m 1, posta di fronte all’edificio ed oggi completamente interrata dalla quale veniva fatta cadere con forza sulle ruote per azionare i tre palmenti dell’opificio.
Disattivato intorno alla metà del secolo scorso fu trasformato interamente in abitazione che oggi risulta semi abbandonata, seppure siano evindenti segni di ristrutturazioni non recenti.
Una parte degli impianti, soprattutto la porzione in legno, è andata distrutta, mentre probabilmente si conservano ancora le macine.
Flavia De Lucis, Alberto Morselli, Lorenza Rubin, Aqua masnada : mulini e mugnai dell’Appennino reggiano e parmense, Reggio Emilia 1990
Carta Idrografica d’Italia – Relazioni – Emilia, Roma, Botta, 1888, pag. 86, n 87
Genio Civile di Parma, Derivazioni Acque Pubbliche, III BI 194
Istituto Geografico Militare, F 84 IV NE
Carta Tecnica Regionale 215040
Informazioni aggiuntive
Altre denominazioni | Mulino di Luigin |
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Classe tipologica | |
Tipologia Beni storici | |
S. Tipologia | |
Comune | |
Località | |
Vallata | |
Coordinate Geografiche | 44°35'48.0"N 9°38'15.0"E |
Quota | 550m s.l.m. |
Epoca | XIX sec. |
Proprietà | privata |
Stato di conservazione | |
Destinazione d'uso attuale | Abitazione |
Destinazione d'uso storica | Mulino, Stalla |
Rilevatore / compilatore | |
Data sopralluogo | 16/08/2019 |