L’oratorio è situato nell’estremità settentrionale del paese, collocato in posizione più bassa rispetto alla strada e addossato ad un antico palazzo detto di Maria Luigia con un ampio sottopasso ad arco composto e quattro feritoie archibugiere, che ne attestano l’antica destinazione a probabile presidio stradale della via per Monchio.
Venne eretto nel 1525 dagli abitanti della frazione, in particolare per volere della famiglia Valenti che ne acquistò in questo modo il patronato, intitolandolo a San Rocco. Nel 1785 ci fu il rifacimento del portale in pietra e una probabile risistemazione dell’intero prospetto principale che costituisce un notabile esempio di architettura montanara settecentesca.
La facciata a capanna, in muratura di conci di pietra irregolari nel paramento murario, intonacata nelle due lesene ai lati e nel timpano, è conclusa in sommità da un campanile a vela con monofora centrale. L’elegante portale in arenaria dagli stipiti sagomati, datato 1785, è provvisto del portone originale ed è sormontato da una finestrella polilobata inserita entro un piccolo sfondato di forma quadrata. La struttura è dotata di copertura a doppia falda rivestita con manto in tegole, a sostituzione dell’antico tetto a piane di pietra.
L’interno è caratterizzato da una configurazione planimetrica a navata unica con cupola ovale, separata da un gradino convesso dall’abside piatto con copertura a volta a crociera e lunette laterali. Sopra le porte ai fianchi dell’altar maggiore, due notevoli reliquiari a modo di urne rette dai leoni araldici dei Rossi (fine ‘600); sull’altare in ottone dorato coppia di putti lignei (‘700); sul fondo del coro la tela del 1785 raffigura i SS. Rocco e Giacomo e la Madonna col Bimbo.
All’interno si trova una statua di San Pellegrino che viene tradizionalmente portata in processione la prima domenica di Agosto.
Questo santo si trova raffigurato anche in una formella murata sulla facciata di un’abitazione a Sesta e all’interno della Maestà di Graiana Castello, sempre in territorio cornigliese.
Propriamente la sua devozione è ricordata nelle aree della Garfagnana lucchese, nel Frignano modenese, in Lunigiana e nel territorio di Reggio Emilia).
Bibliografia:
G. Cervi, Guida all’appennino parmense, Battei, Parma, 1987, p. 228
G. Cirillo, G. Godi, Guida artistica del Parmense vol. II, Artegrafica Silva, Parma, p.211
E. Dall’Olio, Itinerari turistici della provincia di Parma vol. 1, Artegrafica Silva, Parma, p. 240.
SITOGRAFIA:
http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/schedaca.jsp?sercd=58768 consultato in data 22/05/2020.
https://www.santiebeati.it/dettaglio/91485#:~:text=Pellegrino%20muore%20pacificamente%2C%20circondato%20dal,gennaio%20e%20il%2018%20agosto.
L’oratorio si trova nell’area di passaggio di una delle Vie Storiche dell’Emilia-Romagna, la Via Longobarda, che collega la pianura Padana al mare ligure-tirreno, attraversando due Parchi regionali e uno nazionale, e ricadendo per buona parte dentro l’area MAB-UNESCO.
Street View
Informazioni aggiuntive
Altre denominazioni | Oratorio dei Santi Rocco e Pellegrino |
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Classe tipologica | |
Tipologia Beni storici | |
Iconografia | |
Vallata | |
Comune | |
Località | |
Collegamenti | |
Coordinate Geografiche | 44°27'22.8"N 10°05'33.6"E; 44.456321, 10.092666 |
Quota | 826 mt. |
Epoca | XVI Sec. |
Data | 1525 |
Stato di conservazione | |
Destinazione d'uso storica | Oratorio |
Destinazione d'uso attuale | Oratorio |
Rilevatore / compilatore | |
Data sopralluogo | 08/02/2020 |
Ultimo aggiornamento | 22/05/2020 |