Maestà Madonna dei sette dolori (Corniglio, loc. Bosco)

“La Madonna, assisa in posizione frontale su un basamento di rocce calligraficamente definite, al culmine delle quali si innalza la croce, tiene le braccia incrociate sul cuore, trafitto dalle sette simboliche spade (alludenti alla profezia enunciata da Simeone in occasione della presentazione di Gesù al tempio), secondo il tipo iconografico dell’Addolorata. Il manto le cade pesante sulle spalle e sui fianchi a formare un ampio drappeggio arrotolato sulle ginocchia di forte costruzione plastica e di notevole ricercatezza esecutiva, la stessa che si riscontra nella fine caratterizzazione psicologica che anima la fisionomia del volto conferendogli una drammatica tensione, e nella minuziosa trattazione delle mani e dei piedi nudi. La formella, qualitativamente assai pregevole, propone il tema figurativo dell’Addolorata sotto l’aspetto dei “sette dolori di Maria”, assai diffuso nelle stampe popolari e ricorrente in numerose maestà seicentesche lunigianesi del territorio di Fivizzano e di Mulazzo (MS).” (1)

ISCRIZIONE
Sul bordo inferiore in lieve aggetto: GIOUAN BARATTA/ P. S. D.

Formella in marmo, di ambito carrarese, cm. 32X25.
Stato di conservazione: discreto

Note e bibliografia:

(1) A. Mavilla, Le Maestà dell’alta Val Parma e Cedra, Ravenna, Longo, 1996, p. 171, n. 4.8;

C. Rapetti, M. Fallini, Per antiche strade : immagini di devozione lungo la Val Parma, Parma, Silva, 2002, p. 151, p. 3.118);
M. Pellegri, G. Capacchi, E. Dall’Olio, Architettura spontanea dell’Appennino parmense, Parma Ente provinciale per il turismo, 1975, v. 1, p. 181;
E. Dall’Olio, Itinerari turistici della provincia di Parma, Parma Artegrafica Silva, 1975, v. 1, p. 211;
Le trame della storia fra ricerca e restauro, a cura di Lucia Fornari Schianchi con la collaborazione di Mariangela Giusto, Parma Grafiche Step, 2000, p. 590, tav. p. 156;
G. Cirillo, Giuseppe, G. Godi, Guida artistica del Parmense, Parma Artegrafica Silva, 1984, v. 2, p. 211.

La maestà si trova nell’area di passaggio di una delle Vie Storiche dell’Emilia-Romagna, la Via Longobarda, che collega la pianura Padana al mare ligure-tirreno, attraversando due Parchi regionali e uno nazionale, e ricadendo per buona parte dentro l’area MAB-UNESCO.